Disumani Diritti

  • Anno2016
  • CategoriaTeatro

I pensieri di un condannato a morte non sono silenziosi…come non lo sono le ore che lo separano dalla ghigliottina.

Victor Hugo li ha ordinati nel libro “Contro la pena di morte” dove un uomo, abbandonato al suo destino, ci lancia una lecita domanda…”Chi è il colpevole? Io o voi?”

Una voce narrante ricorda cosa dice l’ART. 13 della Costituzione Italiana poi, come per magia, si apre una porta temporale…rumori di catene e voci di uomini ci fanno aprire gli occhi e ci ritroviamo nel corpo di un detenuto. Un detenuto qualunque che può aver commesso un reato qualunque e per questo viene processato e condannato a pena capitale.

Victor Hugo gli dà un nome e un cognome…Claude Gueux e Claude, tra quelle Quattro mura, sa che vi resterà poco…quel poco che basta per scrivere un diario che, ancora a distanza di molti anni, fa riflettere sulla sottile linea tra innocenza e colpevolezza.

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