Il gioco della mosca

Il gioco della mosca

“Nel nostro sistema, il crisma del potere è il disprezzo […] perché il sistema consente di arrivare al potere col disprezzo; ma è l’iniquità, l’esercizio dell’iniquità che lo legittima.”

Così Leonardo Sciascia faceva parlare un fantomatico ‘ministro’ nel romanzo “Il contesto”.

Lo spettacolo è liberamente ispirato dal famoso testo di Leonardo Sciascia in cui si narra di una catena di delitti che si consumano in una serie di città immaginarie che potrebbero rappresentare qualunque città reale in cui viviamo.

L’ispettore Rogas cerca di far chiarezza sulle morti, sui mandanti e l’intreccio di interessi che ne è la causa, ma quello che ne esce è un vortice di voci e suoni che catapultano lo spettatore in un labirinto senza via d’uscita dove le parole di Sciascia offrono lo spunto per viaggiare nel tempo e vedere cosa accadrà come se fosse una sorta di premonizione.

Così inseguendo il casuale posarsi di una mosca, al cambio di musica, viaggeremo nel tempo e incontreremo Emanuela Orlandi, Enzo Tortora, Giovanni Falcone e un giovane coinvolto nel caso DIAZ per poi tornare a chiudere sulla fine di Rogas.

Un’amara riflessione sulle dinamiche politiche profonde che intessono la storia d’Italia e spesso hanno impedito una vera rinascita sociale.

Reading musicale di e con:

Massimiliano Pegorini – voce narrante Angela Alessi – viola

Reading musicale di e con:

Massimiliano Pegorini – voce narrante Angela Alessi – viola