La libertà dei ricordi

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Spettacolo teatrale di narrazione per le scuole primarie di e con Massimiliano Pegorini e Giada Generali

 

La libertà è un traguardo importante nella vita di un uomo ma egli, in quanto essere umano, lo diventa nel rispetto dei diritti e dei doveri nei confronti di se stesso e della società.

Lo studio, l’apprendimento, la consapevolezza, di ciò che l’umanità ha fatto, sono solo alcune maschere per un’attrice importante sul palco dell’esistenza: LA STORIA. Essa ha una voce bitonale che emette con due corde ben tese…memoria e ricordo.

Gli errori del passato hanno dato la possibilità alle generazioni post-belliche di poter attingere, senza controindicazione alcuna, alle istruzioni per un sano recupero della LIBERTA’ nel rispetto della VITA.

Queste “pillole di saggezza” sono vere e proprie compresse più comunemente chiamate “ARTICOLI” e sono contenute in un libro che si chiama “COSTITUZIONE ITALIANA”.

Lo spettacolo proposto, attraverso il linguaggio della poesia e del racconto, si presenta con l’entrata in scena di un insegnante (attore) in procinto di pianificare una lezione divulgativa per i bambini della sua classe. Vuol spiegare loro, con termini semplici, l’importanza di alcuni temi fondamentali della Costituzione. Nella sua piena disperazione entra in scena sua sorella (attrice) di ritorno dalla cantina della nonna. La ragazza ha in mano una valigia chiusa. In pochi istanti la curiosità rapisce entrambi e decidono di aprirla. Dalla borsa cominciano ad uscire oggetti che, silenziosamente, hanno custodito le memorie di un tempo. Attraverso le voci dei due nipoti le memorie della nonna diventano ricordi concreti. Come per magia, durante i racconti, gli oggetti diventeranno ricordi e voleranno sull’albero di un piccolo giardino (luogo dell’incontro tra i due giovani).

Alla fine l’albero sarà pieno di ricordi o meglio ”frutti” che si lasceranno cogliere da chi starà cercando la retta via per la libertà.

La Guerra, la Shoah, il non rispetto dei propri simili non sono altro che cocci lasciati dal passaggio di odio e belligeranza.

Fortunatamente chi è sopravvissuto a tutto quello, ha messo nero su bianco le coordinate per una “BUONA ESISTENZA” e l’ha orgogliosamente chiamata…COSTITUZIONE ITALIANA.

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